Consiglio comunale: approvato il nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno

Imposta estesa tutto l’anno. Comunicazione e versamento mensili

“Strumento utile per migliorare l’offerta turistica”

Censite le attività ricettive: 85 dichiarate, 966 rilevate.

Approvato anche il regolamento sul baratto amministrativo

Il consiglio comunale presieduto da Mario Di Filippi ha approvato due importanti regolamenti: quello sul baratto amministrativo, cioè riduzioni o esenzioni della tassa sui rifiuti in cambio di prestazioni di pubblica utilità per chi non può pagarla, ed il nuovo regolamento sull’imposta di soggiorno, tassa in aggiunta al prezzo del pernottamento che il turista versa all’albergatore per poi riversarla al Comune.

Il regolamento sul baratto amministrativo è stato votato all’unanimità dei presenti (13 consiglieri su 16; assenti Titola, Crociata e De Simone) così come quello sulla tassa di soggiorno (14 presenti su 16, assenti le consigliere Titola e Crociata).   

«Ringraziamo tutto il consiglio comunale per aver votato favorevolmente ed all’unanimità dei presenti, entrambi i due importanti regolamenti. Il baratto amministrativo, per il quale è stato essenziale l’apporto della minoranza, sarà una misura in favore di chi ha disagio economico. Per la tassa di soggiorno abbiamo previsto l’applicazione dell’imposta dal 1 gennaio  al 31 dicembre di ogni anno e non solo per 6 mesi l’anno ed è estesa anche agli appartamenti ad uso turistico, le cosiddette locazioni brevi, già previste nel precedente regolamento. La comunicazione ed il versamento dovranno essere mensili quindi – spiegano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Turismo Maria Tesè- l’istituzione di un tavolo tecnico permanente denominato “Osservatorio sul turismo locale” che avrà varie funzioni tra le quali la predisposizione di un piano annuale sull’utilizzo il 50% della tassa ed il monitoraggio delle evoluzioni e delle tendenze del mercato per la definizione di strategie di promozione del territorio e qualificazione dei servizi. Nel nuovo regolamento sono inseriti anche soggetti che gestiscono portali telematici così da stipulare un protocollo di intesa per esempio con Airbnb, il portale leader per le locazioni brevi, per la riscossione della tassa all’atto della prenotazione. Inoltre sono stati riorganizzati gli obblighi di comunicazione entro il 31 marzo di ogni anno da parte dei gestori delle strutture ricettive e dei soggetti proprietari di unità abitative ammobiliate (ville-case-appartamenti) che intendono utilizzarle ai fini turistico-ricettivi con locazioni brevi. Poi  l’istituzione di un apposito registro comunale per le locazioni brevi e – informano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Turismo Maria Tesè- l’inasprimento delle sanzioni».

L’imposta di soggiorno è uno strumento «utile per controllare il territorio, per migliorare l’offerta turistica, per censire le strutture che si pubblicizzano online, per calmierare il mercato degli affitti immobiliari, per controllare fenomeni di overturismo e – affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Turismo Maria Tesè– per valorizzare il segmento delle locazioni turistiche brevi, che da qualche domina la scena dei flussi turistici non solo a Castellammare del Golfo ma in tutta Europa».

L’amministrazione comunale, tramite la polizia municipale ha censito le attività ricettive cittadine rilevando un notevolissimo sommerso.

«Fin dall’insediamento abbiamo lavorato per ottimizzare l’impiego della tassa di soggiorno, cercando una collaborazione con le associazioni di riferimento e analizzando l’offerta turistica ricettiva e quindi il numero e la tipologia di strutture ricettive e posti letto. Al SUAP risultano censite 84 strutture alberghiere ed extra-alberghiere per un totale di 1600 posti letto –spiegano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Turismo Maria Tesè-. L’azione di monitoraggio condotta dalla polizia municipale ci ha restituito un’altra fotografia: facendo una ricerca sui portali di prenotazione sono state rilevate altre 966 strutture ricettive tra extra-alberghiere e all’aria aperta, BeB, case vacanze, ville, case ed appartamenti ammobiliati ad uso turistico. Il Comune, in collaborazione con la polizia municipale, sta invitando i gestori delle strutture ricettive monitorate ad auto-dichiararsi ed istituirà un link per segnalare in maniera anonima le strutture irregolari. Avendo un quadro più generale abbiamo adesso l’opportunità di potenziare in maniera sostanziale il gettito derivato dalla tassa di soggiorno e quindi di investire sui servizi e sullo sviluppo turistico. Inoltre intendiamo creare un regolamento e un apposito registro di tutti soggetti che effettuano locazioni turistiche anche in forma non imprenditoriale. Una guida –concludono il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Turismo Maria Tesè – che definisca in maniera chiara cosa sono le locazioni turistiche. Tutto questo lavoro realizzato nell’esclusivo interesse della cittadinanza per garantire sviluppo e crescita economica della nostra città».

L’imposta varia da un massimo di € 2,50 per alberghi e residence a 5 stelle, ad un minimo di € 0,50 per strutture all’aria aperta (campeggi, agricampeggi, aree di sosta…) passando da un euro al giorno, sempre a persona, per alberghi e residence a 1 o 2 stelle, Bed and Breakfast, pensioni, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, locazioni brevi. La tassa non si paga dal 5° giorno di permanenza in qualsiasi struttura. Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno i residenti nel Comune di Castellammare, i minori entro il dodicesimo di età, gli anziani di oltre 75 anni, disabili e varie altre esenzioni previste nel regolamento.

In allegato foto d’archivio del consiglio comunale

Portavoce del Sindaco: Annalisa Ferrante
Tel: 3383302160 – 0924592231
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